Nell’ambito della revisione della Direttiva sulle energie rinnovabili (RED III), gli eurodeputati e la Presidenza svedese del Consiglio, dopo quasi 2 anni di negoziati, hanno concordato in via informale di fissare un target vincolante della quota di energie rinnovabili nel consumo finale di energia dell’UE al 42,5% entro il 2030 (rispetto all’attuale obiettivo del 32%) con l’impegno degli Stati membri di raggiungere il 45%. L’accordo informale, che dovrà ora essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio, conferma la determinazione dell’UE a raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030.
Sono inoltre previste semplificazioni per accelerare le procedure per la concessione di permessi per nuovi impianti di energia rinnovabile e per gli interventi di repowering di quelli esistenti. I Paesi entro un periodo massimo di 12 mesi dovranno approvare le nuove installazioni situate in aree considerate idonee, “renewables go-to areas“, entro 24 mesi nelle altre aree.
L’accordo provvisorio rafforza inoltre la cooperazione transfrontaliera sulle energie rinnovabili.
Nei trasporti le energie pulite dovrebbero garantire una riduzione del 14,5% delle emissioni di gas serra, grazie all’incremento dell’uso di biocarburanti avanzati e una percentuale più ambiziosa di carburanti rinnovabili di origine non biologica, come l’idrogeno.
L’accordo prevede misure che rafforzano i target annuali per le energie rinnovabili nel settore del riscaldamento, del raffreddamento e nei sistemi di teleriscaldamento. Introduce inoltre un parametro di riferimento specifico per le energie rinnovabili del 49% per il consumo di energia negli edifici entro il 2030.
Anche per l‘industria è stato inserito un obiettivo indicativo di 1,6% di aumento annuale dell’uso di energia rinnovabile e uno vincolante per portare al 42% entro il 2030 l’idrogeno rinnovabile nel consumo totale di idrogeno.
Si inasprisce la normativa per la produzione di energia da biomassa: l’UE sovvenzionerà esclusivamente pratiche sostenibili, evitando impatti negativi sul suolo e sulla biodiversità.
Markus Pieper (PPE, DE), eurodeputato capogruppo della commissione Industria, Ricerca ed Energia ha espresso molta soddisfazione: “La direttiva sulle energie rinnovabili è un grande successo. Garantisce più energia rinnovabile, più protezione del clima e una crescita più rapida delle energie rinnovabili in Europa, avvicinandoci agli obiettivi climatici di Parigi e riducendo la nostra dipendenza da altri”.
Fonte: Infobuildenergia.it