L’Unione Europea ed il Messico hanno concluso le trattative per il nuovo trattato di libero scambio. In forza del precedente accorÂdo gli interscambi commerciali tra la Ue ed il Messico hanno goÂduto di un tasso di crescita di cirÂca l’8% l’anno e raggiunto nel 2019 un valore apri a 70 miliardi di euro.
Con il nuovo accordo si rafforzano le relazioni politiche, commerciali e di cooperazione, anche in materia di tutela ambienÂtale e lotta alla corruzione, così da creare opportunità di crescita per gli operatori economici, nuovi posti di lavoro e benefici per i consumatori.
L’accordo prevede, in particoÂlare, l’eliminazione delle tariffe doganali per circa il 99% dei prodotti (per il 98% sin dalla sua entrata in vigore, mentre per i restanti prodotti l’eliminazione avverrà gradualmente nel tempo o su predefiniti quantitativi massimi annui), di cui godrà principalÂmente il settore agroalimentare, i cui prodotti sono attualmente desÂtinatari di ingenti tariffe doganali.
Settore che godrà anche del riÂconoscimento e la tutela contro le imitazioni di 340 indicazioni geÂografiche di prodotti europei. Mentre il settore dei prodotti inÂdustriali, già esente dalle tariffe doganali, godrà dell’abbattimento delle barriere non tariffarie grazie alla prevista semplificazione delle procedure burocratiche, all’uniÂformazione agli standard interÂnazionali ed al riconoscimento delle certificazioni CE, con conÂseguente riduzione dei costi conÂnessi.
Si prevede, inoltre, il potenÂziamento della tutela dei diritti di proprietà intellettuale e degli inÂvestimenti (per quest’ultimi mediÂante l’istituzione di una Corte inÂternazionale per gli investimenti); la semplificazione nell’accesso al mercato dei servizi, principalÂmente, alle imprese, finanziari, di e-commerce, trasporti e telecomuÂnicazioni, nonché al mercato degli appalti pubblici.
Il rafforzamento dei rapporti costituisce una grande opportuÂnità per l’Italia, che è il secondo partner commerciale del Messico nella Ue, dopo la Germania, ed il13mo fornitore in assoluto, con interscambi commerciali compÂlessivi di circa 5 miliardi di euro ed un consolidato surplus commerciale, parzialmente mitigato dall’aumento esponenziale degli investimenti italiani in Messico.
Circa i 2/3 delle esportazioni dall’Italia consistono in macchiÂnari industriali. Mentre sono 350le imprese che hanno stabilimenti produttivi in Messico, principalÂmente nei settori automotive ed energetico.
L’accordo lascia, tuttavia, aperte alcune questioni rilevanti, tra le quali il mutuo riconosciÂmento delle qualifiche professionÂali, che può incidere profondaÂmente, soprattutto, nel mercato dei servizi alle imprese ed alle persone.